I consigli di una runner 106enne

Julia Hawkins ha 106 anni. E corre.

La corsa non ha età e nel caso di Julia Hawkins non c’è niente di più vero. All’età di 101 anni, nel 2017, ha stabilito il record del mondo sui 100 m in 40 secondi e 12′. Oggi, a 106 anni e compatibilmente con la sua età, la Hawkins continua a correre e a stabilire record del mondo. Come disse la sua collega Ginette Bedard che nel 2019 ha corso la sua 17a New York City Marathon all’età di 86 anni, “Uno dei lati positivi del correre a questa età è che non c’è molta concorrenza”.

La Hawkins la prende da un altro punto di vista e dice che dopo una certa età – e particolarmente alla sua – non puoi pretendere di migliorare i tuoi stessi record. Però puoi sempre dare il massimo!

E se all’età avanzata è anche associata la saggezza, Julia è prodiga di consigli che, a ben vedere, non serve aspettare di essere centenari per mettere in pratica. Vediamo quali.

Prova cose nuove

“Provo continuamente cose nuove, non mi tiro indietro di fronte agli inviti e alla possibilità di conoscere nuove persone. A 100 anni ho pensato che fosse giunto il momento di provare a correre i 100 metri e l’ho fatto. Da allora mi sono innamorata della corsa”.

Segui le tue passioni

Bisogna averne tante perché ti tengono attivo, non solo mentalmente ma anche fisicamente. Lei per esempio è appassionata di bird watching e di giardinaggio ed è proprio quest’ultima passione che le ha fatto sospettare di essere portata per la corsa perché allo squillare del telefono era sempre pronta a correre in casa a rispondere.

Apprezza i momenti magici

Quando nacque le cose erano molto più semplici e il mondo era più lento. Non c’erano telefoni cellulari né televisione o internet. Per questo ci si stupiva di fronte a un tramonto o alle stelle cadenti. Oggi lei fa lo stesso e invita a non perdere mai la magia che c’è in momenti come questi.

Sii avventuroso

L’avventura è un’escursione dal tracciato, è la consapevole scelta di ciò che non si conosce. Quando ti trovi di fronte a un bivio fra una strada che conosci e una nuova, non esitare.

La famiglia prima di tutto

Julia è stata sposata per 70 anni con Murray, che è morto nel 2013 a 95 anni. Tutti i quattro figli che hanno avuto conducono vite molto attive anche se nessuno corre. Una delle figlie però gareggia negli stessi Senior Games a cui partecipa anche lei, ma nella specialità del nuoto. Uniti nell’età e nello sport, insomma.

Trattati bene

La cura per la propria persona ha, per Julia, un duplice significato. Da sempre sportiva (prima di correre ha sempre condotto una vita attiva andando in bici almeno 5-10 miglia al giorno, vincendo anche 6 medaglie d’oro nella specialità ai Senior Games) consiglia di esserlo altrettanto ma anche di trattarsi bene, per esempio mangiando bene e senza tanti problemi, almeno ogni tanto. Lei dice infatti di essere particolarmente una buona forchetta e di amare il pesce che c’è in Louisiana, dove vive: quando ci sono ostriche, gamberi e granchi insomma lei non si tira indietro :)

Sii di ispirazione per gli altri

Abituata al successo, Julia si meraviglia ancora della forza dell’esempio che riesce a dare. Ispirare gli altri le dà insomma una motivazione in più per continuare a farlo, consapevole di quanto sia importante una vita sana e attiva.

Come potremmo mai darle torto?

(Credits immagine principale: Senior Games’s IG – Via Outside)

 

 

 

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