Sfatiamo un po’ di miti sulla corsa

I miti raccontano una parte della verità ma altre volte sono fuorvianti o sbagliati. E anche la corsa non ne è immune

Assieme all’interesse per la corsa, inevitabilmente cresce anche il numero di miti che al riguardo si diffondono. Se è indubbio per esempio che correre fa bene, parallelamente si generano falsi miti per cui darebbe molti più benefici di quanti ne dia o addirittura che faccia male. Sembra insomma confermarsi una costante della popolarità: più è elevata, più le voci a riguardo di ciò che è popolare girano incontrollate. E neanche la corsa può sfuggire a questa spietata regola.

Vediamo quindi quali sono alcuni di questi miti che – ahimè o per fortuna, in alcuni casi – non sono veri.

1. Correre fa dimagrire

Sento già che stai saltando sulla sedia. “Ma come non fa dimagrire! Avete sempre detto che fa dimagrire!”. È vero e lo confermiamo ma volevamo iniziare con qualcosa di forte. La formulazione più corretta è “Correre non fa dimagrire tanto quanto altri sport”. Meglio così?

Come sempre, tutto è relativo: se hai sempre fatto una vita sedentaria e da 6 mesi hai iniziato a correre, è quasi matematico che hai perso peso. Se invece pratichi la corsa da 6 anni è probabile che da tempo tu non veda più effetti così evidenti sul tuo peso. E per fortuna, ci sarebbe da dire: se continuassi senza limite a dimagrire sarebbe un problema! Diciamo che la corsa inizialmente ti fa dimagrire, ma poi ti aiuta a controllare il peso e a contenerlo.

Altri sport sono invece più efficaci per perdere peso: l’allenamento cardio, l’HIIT, il crossfit e in genere tutte le discipline ad alta intensità sono più efficaci in questo senso. Correre, non dimentichiamolo mai, è uno sport a bassa intensità ma ad alta resistenza: ciò significa che lo si pratica mantenendo uno sforzo costante ma non elevatissimo (salvo in gara) per molto tempo.

2. Correre veloce è meglio che correre lento

Innanzitutto “Ma che fretta c’è?”. E poi: la smettiamo con questo misurarsi il tempo? Iniziamo a pensare che il tempo sia relativamente indicativo delle qualità di chi corre. Lo sono di più la distanza percorsa e la costanza con cui ci si allena: questi sono parametri che, nel lungo andare, costruiscono la resistenza e la qualità di un o di una runner.

Quello che è invece più importante è alternare gli allenamenti: arricchire la costruzione della preparazione sia con allenamenti tecnici e veloci che con lunghi più rilassati in cui si allena la resistenza è la miscela giusta per trovare un equilibrio.

Inoltre non dimenticare mai che più veloce si corre, più ci si espone a eventuali infortuni. Cambia insomma la misura del tempo: non più “in quanto tempo” ma “per quanto a lungo”.

3. Correre fa male alle articolazioni

Fermi tutti: questo è uno degli argomenti più usati da chi sconsiglia la corsa. Siccome per praticarla si usano le articolazioni, allora non può che far loro male. Da questo punto di vista, tutto fa male, sino ad arrivare a sostenere – anche a ragione, intendiamoci – che vivere sia mortale. In effetti è così: non puoi morire se prima non hai vissuto. Ma paradossi a parte, quanto c’è di vero? È innegabile che le articolazioni siano coinvolte nella corsa, almeno tanto quanto è vero che, correndo, non si usano solo quelle ma anche i muscoli. A differenza delle articolazioni – che eventualmente, come ogni cosa che viene usata, si usurano – i muscoli possono cambiare volume, specie quando sono usati e quando si fortificano. Facendolo scaricano le articolazioni e fanno parte del loro lavoro. Più ci si allena, quindi, più i muscoli si potenziano e più carico sottraggono alle articolazioni.

4. Bisogna cambiare le scarpe ogni 500 km

La verità al riguardo è che non c’è una regola precisa, o meglio: dipende dal tipo di intersuola, dal battistrada (cioè la suola, che è una cosa diversa rispetto all’intersuola) e da come si corre. Procedendo per punti:

  • Il materiale (mescola) dell’intersuola definisce anche la sua durata. Le mescole estremamente reattive usate negli ultimi anni nelle scarpe più veloci hanno generalmente un decadimento più veloce, mentre la buona vecchia EVA dura di più.
  • Il materiale usato nel battistrada definisce anche la sua durata. Quelli addizionati con materiali che ne aumentano la resistenza per esempio sono più duraturi
  • La postura assunta durante la corsa (overpronazione, neutra ecc.) definisce anche il cunsumo del battistrada.

Al riguardo è buona norma “sentire” la scarpa. Inevitabilmente le sue doti meccaniche ed elastiche si deterioreranno nel tempo ma al riguardo è più importante capire quando un’intersuola è scarica (cioè ha perso le sue caratteristiche elastiche).

Un parametro spesso trascurato è poi l’età della scarpa: a parità di modello e materiale, una scarpa con più chilometri ma più giovane può comportarsi meccanicamente meglio di una con meno chilometri ma più vecchia. Le mescole dell’intersuola infatti si modificano non solo con l’utilizzo ma anche con l’età, perché la loro composizione e la loro risposta elastica risentono dell’esposizione all’aria. Più prolungata è – a prescindere dall’utilizzo – più è probabile che la loro risposta dinamica sia compromessa.

5. Se sei sovrappeso non puoi correre

Ci sono runner lenti e runner veloci, e ci sono anche runner magri lenti e runner più robusti veloci. In genere è però vero che, con le dovute cautele e con molta pazienza, l’essere sovrappeso non è un fattore dirimente per correre o meno. Si può farlo anche se lo stato di forma fisica non è eccellente, a patto di non esagerare e di non pretendere troppo e troppo presto.

La corsa insegna anche la pazienza e il valore del tempo: come spesso nella vita non si può avere tutto subito e non si può partire alla massima velocità per ottenere qualcosa.
C’è una bella espressione inglese ed è “playing the long game”, cioè “giocare nel lungo periodo”, cioè avendo in mente che i risultati si raccoglieranno dopo molto tempo. Ci vogliono costanza e pazienza ma l’importante è mantenere la concentrazione e sapere a quale obiettivo si punta.

In molti casi l’obiettivo migliore da porsi è correre per il gusto di correre. E tutto il resto verrà da sé.

(Credits immagine principale: Amvorsuf on DepositPhotos.com)

PUBBLICATO IL:

Altri articoli come questo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.